Si affronta la tematica del complesso bilanciamento tra diritti alla salute e all’ambiente salubre da un lato e libertà economiche e produttive dall’altro, partendo dallo spunto offerto dal caso dell’Ilva di Taranto, alla luce delle sentenze della Corte costituzionale n. 85/2013 e n. 58/2018, alla procedura di infrazione 2177/2013 avviata dalla Commissione UE nei confronti dell'Italia e alla recente pronuncia di condanna della Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) del 24 gennaio 2019 (affaire Cordella e altri c. Italia). La vicenda Ilva ha costituito un emblematico tentativo di composizione del conflitto tra tali interessi, volto all’individuazione di un equilibrio tra valori cd. primari e interessi relativi alle c.d. industrie di interesse strategico nazionale, nell’ambito di un conflitto sociale particolarmente partecipato e sentito. Una volta sciolto il nodo del (ri)acceso dibattito circa l’esistenza o meno di un ordine gerarchico tra valori costituzionali, lo studio si concentra sul significato del “limite assoluto e indefettibile della tollerabilità per la tutela della salute umana e dell’ambiente in cui l’uomo vive” e sul concetto di “prevalenza”. Infine - nel quadro delineato da fenomeni quali la globalizzazione del mercato e dei rapporti giuridici, la “normalizzazione” della crisi economica, la "liquidità" sociale, l’inflazione normativa e la crisi del circuito politico-elettorale - si evidenzieranno le difficoltà del costituzionalismo moderno, così come il problema della sua funzione sempre più descrittiva e meno prescrittiva. Il caso Ilva, lungi dal rappresentare un caso d’eccezione per rispondere a esigenze emergenziali, sembra inserirsi nell’ambito di una tendenza generalizzata. Nell'ambito di questa stessa tendenza, infatti, può inserirsi la recente riforma del procedimento amministrativo ad opera della legge Madia (l. 7 agosto 2015, n. 124) e del relativo decreto attuativo (d.lgs. n. 127 del 2016) la quale, specificamente laddove prevede la modifica della conferenza di servizi (artt. 14 e ss.) e l’introduzione del silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni (art. 17 bis), ha comportato un indebolimento della tutela dei c.dd. “interessi sensibili”. La tendenza del legislatore appare, pertanto, quella di eliminare progressivamente, anche nell’ambito del procedimento amministrativo, le distinzioni tra interessi, sino alla “normalizzazione” di quelli che, nel disegno originario della 241 del 1990, erano considerati come “preminenti” rispetto ad altri interessi pubblici. D’altra parte, se (come si argomenterà) la Costituzione non prevede alcun rapporto di prevalenza, la dialettica tra interessi costituzionalmente tutelati dipende dai mutevoli indirizzi politico-legislativi, nonché dall'emersione di nuove esigenze nella realtà sociale.

Il bilanciamento tra principi costituzionali e la nuova dialettica tra interessi alla luce della riforma Madia. Riflessioni in margine al 'caso Ilva' / Giurickovic, Anna. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 12/19(2019), pp. 1-28.

Il bilanciamento tra principi costituzionali e la nuova dialettica tra interessi alla luce della riforma Madia. Riflessioni in margine al 'caso Ilva'

GIURICKOVIC, ANNA
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2019

Abstract

Si affronta la tematica del complesso bilanciamento tra diritti alla salute e all’ambiente salubre da un lato e libertà economiche e produttive dall’altro, partendo dallo spunto offerto dal caso dell’Ilva di Taranto, alla luce delle sentenze della Corte costituzionale n. 85/2013 e n. 58/2018, alla procedura di infrazione 2177/2013 avviata dalla Commissione UE nei confronti dell'Italia e alla recente pronuncia di condanna della Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) del 24 gennaio 2019 (affaire Cordella e altri c. Italia). La vicenda Ilva ha costituito un emblematico tentativo di composizione del conflitto tra tali interessi, volto all’individuazione di un equilibrio tra valori cd. primari e interessi relativi alle c.d. industrie di interesse strategico nazionale, nell’ambito di un conflitto sociale particolarmente partecipato e sentito. Una volta sciolto il nodo del (ri)acceso dibattito circa l’esistenza o meno di un ordine gerarchico tra valori costituzionali, lo studio si concentra sul significato del “limite assoluto e indefettibile della tollerabilità per la tutela della salute umana e dell’ambiente in cui l’uomo vive” e sul concetto di “prevalenza”. Infine - nel quadro delineato da fenomeni quali la globalizzazione del mercato e dei rapporti giuridici, la “normalizzazione” della crisi economica, la "liquidità" sociale, l’inflazione normativa e la crisi del circuito politico-elettorale - si evidenzieranno le difficoltà del costituzionalismo moderno, così come il problema della sua funzione sempre più descrittiva e meno prescrittiva. Il caso Ilva, lungi dal rappresentare un caso d’eccezione per rispondere a esigenze emergenziali, sembra inserirsi nell’ambito di una tendenza generalizzata. Nell'ambito di questa stessa tendenza, infatti, può inserirsi la recente riforma del procedimento amministrativo ad opera della legge Madia (l. 7 agosto 2015, n. 124) e del relativo decreto attuativo (d.lgs. n. 127 del 2016) la quale, specificamente laddove prevede la modifica della conferenza di servizi (artt. 14 e ss.) e l’introduzione del silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni (art. 17 bis), ha comportato un indebolimento della tutela dei c.dd. “interessi sensibili”. La tendenza del legislatore appare, pertanto, quella di eliminare progressivamente, anche nell’ambito del procedimento amministrativo, le distinzioni tra interessi, sino alla “normalizzazione” di quelli che, nel disegno originario della 241 del 1990, erano considerati come “preminenti” rispetto ad altri interessi pubblici. D’altra parte, se (come si argomenterà) la Costituzione non prevede alcun rapporto di prevalenza, la dialettica tra interessi costituzionalmente tutelati dipende dai mutevoli indirizzi politico-legislativi, nonché dall'emersione di nuove esigenze nella realtà sociale.
2019
caso Ilva; Ilva, Ilva s.p.a.; Ilva spa; acciaieria; riforma Madia; riforma del procedimento amministrativo; gerarchia di valori; interessi sensibili; conferenza di servizi; silenzio assenso interamministrativo; silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni; CEDU; Cordella; Corte cost. 85/2013; Corte cost. 58/2018; infrastrutture strategiche; conflitto tra interessi pubblici; art. 17-bis.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il bilanciamento tra principi costituzionali e la nuova dialettica tra interessi alla luce della riforma Madia. Riflessioni in margine al 'caso Ilva' / Giurickovic, Anna. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 12/19(2019), pp. 1-28.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1355891
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